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Oratorio di Santa Croce

via Don Minzoni 10

Nota come Palazzina Aleotti, dell’intero edificio rimane soltanto la facciata, unica testimonianza produzione dell’architetto Giovan Battista Aleotti per la sua città natale. La costruzione della palazzina risale al Cinquecento, mentre solo nel 1610 l’Aleotti progettò la facciata monumentale, la quale scampò ai devastanti bombardamenti del 1945.
La facciata si presenta suddivisa in un doppio ordine. All’inferiore, otto semicolonne doriche scandiscono lo spazio, mentre  tra le colonne sono inseriti tre portoni separati da coppie di nicchie. L’ordine superiore, invece, replica lo schema di quello inferiore, con la differenza che le colonne si trasformano in corinzie e guadagnano il piedistallo, e al posto dei portoni vi sono finestre timpanate. Tra i due ordine scorre una trabeazione decorata a metope e triglifi. In origine, il piano stradale eera più basso, e anche lo colonne dell’ordine inferiore avevano un piedistallo, e l’intera facciata doveva risultare più slanciata e armonica.
L’oratorio di Santa Croce era sede della Confraternita della Santa Croce, legata alla Santa Inquisizione e ai domenicani.

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