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Storia di Voghiera

Nel territorio di Voghiera ci fu, con ogni probabilità, il primo insediamento romano nel ferrarese, forse un avamposto per la bonifica dei terreni, a pochi chilometri dalle importante vie consolari. Sicuramente, con la decadenza di Spina, la città crebbe d’importanza al punto da diventare la prima sede vescovile nel territorio ferrarese nel IV secolo. Il centro più importante era Voghenza, situata sulla riva sinistra dell’antico corso del Po, andata distrutta e di cui resta l’interessante necropoli. Tra Voghenza e Voghiera, situate l’una a destra e l’altra a sinistra del fiume,  si trovava la grande isola fluviale che oggi è identificabile nel Parco Massari-Mazzoni.
Con le invasioni longobarde e l’omicidio del vescovo Maurilio nel 644, la città fu dichiarata pericolosa e il vescovado si trasferì nella vicina Ferrara, all’epoca poco più di un accampamento romano. Solo in tempi più recenti il luogo divenne meta di svago e rilassamento dei nobili di città, e proprio qui fu costruita la prima delizia estense fuori le mura cittadine.

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